I gioielli di Kate Middleton e l'antica tradizione di tramandarli

I gioielli di Kate Middleton e l'antica tradizione di tramandarli

Di Giuzi Team

I gioielli di Kate Middleton e l'antica tradizione di tramandarli

La Duchessa più famosa del mondo ha compiuto da pochissimo 40 anni. Per celebrare il traguardo il fotografo italiano Paolo Roversi ha immortalato Kate in alcuni ritratti fotografici. In un'intervista al Corriere, l’artista italiano descrive la sua esperienza nel fotografare la duchessa, dice: "Inizialmente la Duchessa era apprensiva. Ogni giorno è mitragliata dai fotografi ma non abituata a posare; conoscendo le mie foto con le modelle era un po’ timorosa nell’affrontare una vera e propria seduta, che ha richiesto poi circa quattro ore di lavoro. Ma una volta cominciato sarebbe stato facilissimo, l’ho rassicurata. E così è stato

E’ stata ritratta dapprima con un abito rosso dello stilista Alexander MacQueen e con degli orecchini prestati dalla Regina Elisabetta,mentre negli altri portrait in bianco e nero indossa un abito candido con un paio orecchini della principessa Diana.


L’antica tradizione di tramandare i gioielli della corona


La sterminata collezione di gioielli della Regina Elisabetta II è considerata un vero e proprio patrimonio. Appena si dichiara di averla mappata tutta, scappano fuori pezzi unici di inestimabile bellezza appartenuti a qualche pro-pro-pro zia o a regine del passato e tramandati fino al giorno d’oggi con attenzione maniacale. Non sono gioielli pret-a-porter, vengono custoditi in un caveau-showroom di sicurezza e vengono alla luce soltanto per foto ufficiali, banchetti, eventi e ricevimenti e, pare, siano lucidati con una mistura di acqua e gin. Proprio come le occasioni di cui parleremo in quest’articolo. E’ facoltà di Sua Maestà la Regina Elisabetta II disporre e cedere i gioielli ai membri della famiglia, ma è ben chiaro che l’occhio di riguardo verso Kate sia un segno di fiducia e un gesto che delinea la sua figura come membro di massima importanza della Monarchia Britannica. 


La Cambridge Lover’s Knot: la tiara più famosa d’Inghilterra


Forse uno dei più celebri gioielli della corona è il Cambridge Lover’s Knot: la tiara, resa celeberrima da Diana, originariamente di proprietà della Regina Mary e commissionata nel 1913 a Garrard, è la replica di un diadema della principessa Augusta D’Assia, che, in virtù del matrimonio diventò la duchessa di Cambridge. Nel ‘53  è passata nelle mani di Elisabetta e a sua volta è stata ereditata da Diana come regalo di nozze. Dal 1996, anno in cui Carlo divorziò da Diana, la tiara è rimasta nei meandri del palazzo reale fino al 2015 quando la stessa Elisabetta chiese a Kate, nuova duchessa di Cambridge, di farla tornare a brillare durante un ricevimento a Buckingham Palace. Un diadema a 19 archi di diamanti che racchiudono ognuno una perla a doccia, e sono sormontati da un fiocchetto sempre in diamanti e da punte di perla sempre a goccia. Tutta questa architettura-gioiello simboleggia i nodi dell’amore: una decorazione di origine celtica e ripresa dallo stile georgiano tipico del momento storico nel quale è stata creata.

tiara lover's knot

La collana di diamanti del Nizam di Hyderabad

Un altro gioiello-simbolo è la collana del Nizam di Hyderabad. Considerato il gioiello più costoso del mondo (circa 66 milioni di sterline), questa collana di diamanti è il dono di fidanzamento del sovrano di Hyderabad, Asaf Jah VII, a Elisabetta II. 

La collana è composta da un pavé con pendente centrale a doppia goccia che incorpora 13 diamanti di taglio smeraldo e un diamante a goccia pear cut. La catena invece è formata da una serie di pinze sempre recanti diamanti dal taglio brillante e da un moschettone ovale con set di brillanti. Un totale di 50 diamanti incastonati in una collana di platino realizzata da Cartier nei primi anni del 900. La regina, nel 2014, ne ha fatto dono a Kate per il gala del National Portrait Gallery, istituzione di cui la Duchessa di Cambridge è madrina. 

Questo prestito è un simbolo chiaro: A Kate Middleton viene fatta una sorta di investitura con lo sguardo verso il futuro.

collana diamanti Nizam di Hyderabad

Il Lascito Greville: collana floreale con rubini

 

In mezzo a tutti questi prestiti e lasciti non possiamo non citare una collana floreale di rubini e diamanti commissionata alla famossissima casa Boucheron nel 1907. Questo gioiello fa parte della collezione Greville, un lascito ricevuto dalla Regina Madre Elisabetta da Margaret Greville, appunto. Ma chi era quest’aristocratica e perchè questi gioielli destarono tanto scalpore? Margaret Greville, nata Margaret Helen Anderson, era figlia di Helen Anderson e William McEwan un ricco proprietario di un birrificio ad Edimburgo. La relazione scandalosa stava creando più di un problema alla povera Helen, perciò un dipendente di MacEwan, tale William Murray Anderson, si fece carico della famigliola, dopo l’arrivo di Margaret, finchè nel 1885 i due amanti si potettero sposare con la buona pace di tutti. Con lo stato di famiglia, a quel punto sistemato, e con i soldi del padre Maggie cerca di scalare l’aristocrazia inglese riuscendo a sposare, nel 1891, il futuro membro del Parlamento: Ronald Greville. Ronnie era talmente ben inserito nell’aristocrazia inglese che fu amico intimo dell’allora Principe di Galles, figlio della Regina Vittoria, il futuro Edoardo VII. Maggie viveva in dimore sontuose, tra party bon-ton e serate più frizzantine fatte di amori clandestini (come quello di Edoardo VII con Alice Keppel - futura bisnonna di Camilla Parker Bowles)  fino a quando la prematura morte di Ronnie la colpì nel 1908. Ma Maggie non si scoraggiò, dopo due anni di lutto stretto, la vedova ritornò alla ribalta, prendendo a collezionare reali e gioielli. Il suo scrigno più famoso, una scatola di latta nera piena zeppa di gioielli è il suo più celebre lascito. Si narra che contenesse pezzi appartenuti a Maria Antonietta, a Giuseppina Bonaparte e a Caterina la Grande. Divenne comunque un’assidua frequentatrice di Boucheron e di Cartier, entrambe case di gioielli già famosissime al tempo. Visto che non ebbe mai figli, quando al socialite venne a mancare nel 1942, la famossisima scatola fu recapitata alla moglie di Re Giorgio VI, Elisabetta, con un biglietto laconico che recitava semplicemente: “Con Affetto”. 

Fu così che il Lascito Greville venne in contatto con la famiglia reale. Non sa bene ancora quanti pezzi siano stati lasciati appunto, si vocifera addirittura che i gioielli possano potenzialmente essere infiniti, ma, un pezzo, tra tutti, è stato più volte portato alla luce sia da Elisabetta II che dalla Duchessa Kate: una collana floreale di rubini e diamanti commissionata a Boucheron nel 1907.

lascito graville collana floreale con rubini

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