Dal fr. antico joel, dal lat. volg. *iocāle ‘relativo al gioco’, accostato a joie ‘gioia1’ •sec. XIII
Bene è molto chiaro che i gioielli portino con sé, per definizione, gioia. In un mondo di “mai una gioia” come animale guida, credo che dobbiamo essere in grado di raccogliere tutto quello che ci faccia scendere da questo cirque des ténèbres della sfiga.
Ma come e quando sono nati i gioielli?
Quando sono nati i gioielli
Età del Bronzo:
Le prime notizie di anelli, collane, bracciali, monili, ciondoli risalgono all’Età del Bronzo, ma non è escluso che in epoche precedenti possa esserci stata una qualche forma di ammennicolo che purtroppo non è arrivata fino a noi.
Antica Roma:
L’esplosione del senso estetico, derivante soprattutto dalla cultura ellenica, fece sì che l’Antica Roma brillasse per produzione di gioielli, tanto che se ne attribuì l’utilizzo soprattutto ai ceti più elevati, compresi militari e sacerdoti.
Medioevo:
Fu durante il medioevo, con l’introduzione dei canoni cristiani, che l’arte orafa entrò in crisi fino a sparire in maniera quasi totale per poi ritornare in auge nel Rinascimento dove ebbe la sua più alta forma e l’elevazione a rango di vera a propria arte sviluppando anche tutte le filiere orafe comprese le eccellenze artigianali.
La psicologia dei gioielli
Quindi ricapitolando dai primi uomini ad oggi, il gioiello ha acquisito un significato, un valore non solo reale rispetto al materiale utilizzato ma anche soprattutto simbolico. È accomunabile quindi a tutte la altre arti? Ni, c’è un profonda differenza tra l’arte orafa e discipline tra loro sorelle come la pittura, la musica, la scultura o la scrittura: un gioiello è un’opera d’arte e acquisisce nettamente un valore simbolico in quanto viene indossato dallo stesso fruitore. Certo, direte voi, anche scarpe e vestiti, ma il gioiello è fatto per durare il più possibile nel tempo portandosi dietro spesso e volentieri una storia, un racconto fatto di emozioni che vengono tramandate. Basti pensare a tutti i “gioielli della corona”: è ovvia la loro importanza dal punto di vista della materia prima ma forse ciò che li rende ancor più inestimabili, è tutto il corollario di simboli che comunicavano al tempo e che comunicano tutt’ora. Chi non si ricorda l’immagine del momento dell’incoronazione di Elisabetta II, con tanto di corona e scettro tempestati di preziosi e tutta la cerimonia annessa e connessa?
della serie "Metto giusto una cosa e scendo"
Chiunque di noi sceglie di indossare un gioiello perchè rispecchia il suo gusto artistico, ne riconosce “l’anima” e si riconnette con essa. Questo è vero specialmente nel caso si opti per gioielli personalizzati, fortemente originali o addirittura pezzi unici.
Nella psicologia moderna si delinea quindi che il gioiello diventa quindi un “mediatore simbolico” di quello che la persona è o sta diventando.
Esempio chiaro sono i gioielli che vengono regalati in determinati momenti della vita o della crescita oppure l’importanza di tramandare un gioiello di famiglia da genitore e figlio o ancora diventano simbolo di fedeltà anche religiosa (rosario).
Quali gioiello regalare e a chi?
Adesso che vi abbiamo riempito di informazioni supermegagalatticheincredibiliwow veniamo al sodo, perchè noi lo sappiamo che siete gente di cultura e amate questi tips incredibili e queste notizie fantasmastoriche però, ecco, lo scopo di questo articolo è aiutarvi a non fare brutte figure quando decidete di regalare un gioiello a qualcuno.
Quale gioiello regalare ad un amico o amica?
Daje di collana. La collana è simbolo di amicizia e in generale di sentimento ma non è un tiamoveramente. Infatti spesso è un regalo adatto ad un genitore o anche al proprio figlio se non è nella fase in cui preferisce gormiti, la play o barbie sirena. Anche la struttura della collana ricorda una corda (pronto rime ci sentite?) che, per natura, è simbolo di un legame e una connessione uniche.
Regalo perfetto per la Sorella o il Fratello?
Il bracciale è perfetto, meglio se personalizzato. Per antonomasia il bracciare rappresenta un sentimento profondo, si regala a qualcuno con cui si ha un rapporto decisamente stretto e di lunga data.
Regalo per fidanzate o fidanzati, mariti o mogli: Anello.
Niente dai questa è facile, l’anello. È il simbolo per eccellenza di amore e impegno. Quindi fidanzati/e che regalate anelli ai vostri relativi compagni attenzione: gli anelli devono essere chiusi! Mai regalare uno di quegli anellini semi aperti, l’anello è il simbolo dell’infinito se è aperto non vale (ma soprattutto se scegliete di regalare un anello di diamanti siatene consapevoli, perché quello si che ha un significato precisissimo!)
Regalo passepartout che va bene per tutti: gli orecchini
Amici, parenti, conoscenti, cugine o zie di primo, secondo, terzo, quarto o millesimo grado a voi vengono dedicati gli orecchini, i più versatili tra tutti i gioielli. Vanno bene per qualsiasi ricorrenza e dovete soltanto fare attenzione alla fattura. Orecchini semplici con ciondolini vanno meglio per le ragazze/i giovani mentre quelli più importanti ed elaborati per persone di un’età più avanzata.